BASKET, POLISPORTIVA CAPACCIOPAESTUM, GIUSEPPE DI SPIRITO ANALIZZA LA SCONFITTA...
18-03-2013 07:41 - Basket

Altra sconfitta rimediata dalla formazione capaccese in quel di Sala Consilina. Sconfitta avvenutasi per le tante assenze in squadra e per la mancanza di sostituti primari, rimpiazzati dai giovani ragazzi come Domenico Scotto.. per la precisione erano 8 elementi. La formazione capaccese ha avuto vita dura nel primo quarto di tempo, soprattutto in attacco, erano troppo macchinosi, incapaci di prendere "soluzioni comode". Da questi errori si è praticamente rimediata la sconfitta, non riuscivano a riprenderli. Gli altri periodi sono stati più equilibrati, ogni tanto si è avuto dei buoni momenti, reagendo bene e rosicchiando qualche punto, ma è mancata quella cattiveria per dare un ulteriore strappo che permettesse di agguantarli. Ora risponderà alle nostre domande, il "senatore" della squadra, Giuseppe Di spirito.
-Come valuti la tua prestazione?
Non sono molto soddisfatto della mia prestazione, L´età c´è e ho sofferto la freschezza dei ragazzi che mi hanno marcato (anche se un po´ favoriti da un certo permissimo arbitrale...). In queste condizioni trovare il tiro dalla distanza (che è una delle poche armi che mi sono rimaste e che sto utilizzando con discrete percentuali negli ultimi tempi) era davvero problematico e infatti sono andato solo pochissime volte alla conclusione. Peccato perchè penso di poter affermare che venivo da una serie di partite decisamente più positive; posso fare certamente molto meglio...
-Le parecchie assenze, hanno influito?
Sicuramente presentarsi in otto ad una partita è sempre rischioso ed infatti abbiamo avuto da subito qualche problema di falli. Giocare al completo dà decisamente più garanzie, ma sono comunque convinto che anche con una rosa ristretta abbiamo qualità tecniche per poter fare sempre buone prestazioni.
-Terza sconfitta su 4 giocate nel girone di ritorno, qual´è la causa di questo calo?
La causa è sicuramente nei pochi allenamenti e nelle poche presenze agli allenamenti. Era parzialmente preventivabile: come sempre partiamo da una situazione in cui abbiamo la disponibilità della palestra solo per metà settimana e concentrare allenamenti e partite di ben sei squadre tra seniores e giovanili, oltre che l´ampia attività del minibasket, è quanto meno complicato. Alla fine, gioco forza, la squadra più sacrificata è quella della I divisione, costretta ad allenarsi in orari quasi proibitivi (a partire non prima delle 22.00-22.30). Mettiamoci gli impegni di lavoro e qualche infortunio, diventa davvero difficilissimo poter mantenere costantemente ampie presenze agli allenamenti... Peccato perchè se avessimo la possibilità di vederci ad orari più accettabili (che permetterebbero quindi presenze maggiori e costanti) potremmo far molto meglio in campo. E ovviamente non si può puntare il dito contro nessun atleta per questa situazione (si dovrebbe piuttosto parlare dei problemi dell´enorme carenza di strutture nelle nostre zone, ma questo è un discorso diverso e molto più ampio), anzi è ammirabile l´impegno che comunque viene mantenuto da tutti i giocatori della squadra. L´importante è che in ogni caso non vengano meno l´entusiasmo, la voglia di basket, il piacere di stare insieme. Se riusciamo a mantenere queste cose, indipendentemente dalle difficoltà e dai risultati del campionato, alla fine tireremo le somme e diremo che è stato un altro anno di crescita e da ricordare con piacere.
-Puntate ancora agli stessi obiettivi d´inizio stagione?
Proprio per le difficoltà accennate, era difficile prima e lo è ancora di più adesso individuare obiettivi precisi, soprattutto per quanto riguarda classifica e risultati. La mia filosofia è semplicemente che l´obiettivo sia dare sempre il massimo ad ogni partita. Se ci riusciremo ed otterremo nuove vittorie, queste saranno meritate. Se invece, pur dando il massimo, arriveranno nuove sconfitte vorrà dire che gli avversari sono stati più bravi o più fortunati di noi. In entrambi i casi non avremo niente da rimproverarci ed è questa la cosa fondamentale.
-Questa sconfitta puó demoralizzare il gruppo?
Quando le sconfitte cominciano ad essere troppe il pericolo che il morale scenda bruscamente c´è. Posso solo invitare i miei compagni a cercare di essere sempre motivati e a dare sempre il 100%, tenendo conto dei nostri limiti, senza pretendere cose assurde gli uni dagli altri. Così facendo anche dai momenti negativi si possono trarre elementi che ci aiutano a crescere e migliorare ulteriormente. Alla fine del girone di andata eravamo terzi, forse contro le aspettative di molti. E tenendo conto che le prime due partite le abbiamo un po´ buttate, potevamo essere anche più in alto... Un calo fisiologico, visto, come accennato, le difficoltà negli allenamenti, era quasi ovvio. Ma ogni partita fa storia a sè e se affronteremo con la giusta mentalità questo finale di stagione ci sarà la possibilità di avere nuove soddisfazioni. E´ fondamentale reagire nei momenti di difficoltà... abbattersi, arrendersi e vedere solo le cose negative sono segni di mentalità perdente.
L´appuntamento è ad Agropoli, nel "derby del cilento", che si terrà nel pala Di concilio di Agropoli...SOSTENIAMOLI.
Fonte: PIERLUIGI CAROCCIA
-Come valuti la tua prestazione?
Non sono molto soddisfatto della mia prestazione, L´età c´è e ho sofferto la freschezza dei ragazzi che mi hanno marcato (anche se un po´ favoriti da un certo permissimo arbitrale...). In queste condizioni trovare il tiro dalla distanza (che è una delle poche armi che mi sono rimaste e che sto utilizzando con discrete percentuali negli ultimi tempi) era davvero problematico e infatti sono andato solo pochissime volte alla conclusione. Peccato perchè penso di poter affermare che venivo da una serie di partite decisamente più positive; posso fare certamente molto meglio...
-Le parecchie assenze, hanno influito?
Sicuramente presentarsi in otto ad una partita è sempre rischioso ed infatti abbiamo avuto da subito qualche problema di falli. Giocare al completo dà decisamente più garanzie, ma sono comunque convinto che anche con una rosa ristretta abbiamo qualità tecniche per poter fare sempre buone prestazioni.
-Terza sconfitta su 4 giocate nel girone di ritorno, qual´è la causa di questo calo?
La causa è sicuramente nei pochi allenamenti e nelle poche presenze agli allenamenti. Era parzialmente preventivabile: come sempre partiamo da una situazione in cui abbiamo la disponibilità della palestra solo per metà settimana e concentrare allenamenti e partite di ben sei squadre tra seniores e giovanili, oltre che l´ampia attività del minibasket, è quanto meno complicato. Alla fine, gioco forza, la squadra più sacrificata è quella della I divisione, costretta ad allenarsi in orari quasi proibitivi (a partire non prima delle 22.00-22.30). Mettiamoci gli impegni di lavoro e qualche infortunio, diventa davvero difficilissimo poter mantenere costantemente ampie presenze agli allenamenti... Peccato perchè se avessimo la possibilità di vederci ad orari più accettabili (che permetterebbero quindi presenze maggiori e costanti) potremmo far molto meglio in campo. E ovviamente non si può puntare il dito contro nessun atleta per questa situazione (si dovrebbe piuttosto parlare dei problemi dell´enorme carenza di strutture nelle nostre zone, ma questo è un discorso diverso e molto più ampio), anzi è ammirabile l´impegno che comunque viene mantenuto da tutti i giocatori della squadra. L´importante è che in ogni caso non vengano meno l´entusiasmo, la voglia di basket, il piacere di stare insieme. Se riusciamo a mantenere queste cose, indipendentemente dalle difficoltà e dai risultati del campionato, alla fine tireremo le somme e diremo che è stato un altro anno di crescita e da ricordare con piacere.
-Puntate ancora agli stessi obiettivi d´inizio stagione?
Proprio per le difficoltà accennate, era difficile prima e lo è ancora di più adesso individuare obiettivi precisi, soprattutto per quanto riguarda classifica e risultati. La mia filosofia è semplicemente che l´obiettivo sia dare sempre il massimo ad ogni partita. Se ci riusciremo ed otterremo nuove vittorie, queste saranno meritate. Se invece, pur dando il massimo, arriveranno nuove sconfitte vorrà dire che gli avversari sono stati più bravi o più fortunati di noi. In entrambi i casi non avremo niente da rimproverarci ed è questa la cosa fondamentale.
-Questa sconfitta puó demoralizzare il gruppo?
Quando le sconfitte cominciano ad essere troppe il pericolo che il morale scenda bruscamente c´è. Posso solo invitare i miei compagni a cercare di essere sempre motivati e a dare sempre il 100%, tenendo conto dei nostri limiti, senza pretendere cose assurde gli uni dagli altri. Così facendo anche dai momenti negativi si possono trarre elementi che ci aiutano a crescere e migliorare ulteriormente. Alla fine del girone di andata eravamo terzi, forse contro le aspettative di molti. E tenendo conto che le prime due partite le abbiamo un po´ buttate, potevamo essere anche più in alto... Un calo fisiologico, visto, come accennato, le difficoltà negli allenamenti, era quasi ovvio. Ma ogni partita fa storia a sè e se affronteremo con la giusta mentalità questo finale di stagione ci sarà la possibilità di avere nuove soddisfazioni. E´ fondamentale reagire nei momenti di difficoltà... abbattersi, arrendersi e vedere solo le cose negative sono segni di mentalità perdente.
L´appuntamento è ad Agropoli, nel "derby del cilento", che si terrà nel pala Di concilio di Agropoli...SOSTENIAMOLI.
Fonte: PIERLUIGI CAROCCIA