GAETANO PECORA, IL DESIDERIO (NON TROPPO) PROIBITO DEL NOSTRO CALCIO
19-07-2013 18:53 - Calcio

Fra i tanti "tormentoni" del mercato estivo, oltre al sostituto di Cavani o il prossimo top player del Milan, c´è anche la prossima panchina di Gaetano Pecora.
Pecora ha flirtato finora con molti club di Terza, che farebbero carte false pur di averlo.Il trainer capaccese però vuole abbracciare un progetto serio, dove lui all´occorrenza, possa fare la voce grossa senza alcun problema.
Saltata ormai anche l´ultima trattativa in ordine cronologico- quello con il Cafasso 100%- in molti si chiedono quale sarà il futuro sportivo di Gaetano.
Lo scorso anno di questi tempi, Pecora veniva accostato addirittura alla Calpazio, segno anche di una certa stima di cui gode fra gli addetti ai lavori.
Finì in verità ad allenare la juniores, dove, nonostante l´esonero, ha valorizzato molti baby del club capaccese.Era sotto gli occhi di tutti la disciplina, in campo e fuori, che i suoi ragazzi avevano assimilato dai suoi diktat.
Pecora è fatto così:non lascia nulla al caso.Anche il minimo dettaglio viene curato fino in fondo.Non si spiegherebbe altrimenti la resurrezione di un Capo di Fiume che prima del suo avvento aveva appena quattro punti, finendo sotto la sua guida a quota 29.
Gaetano non è Mourinho, nel senso che non ama solo le squadre particolarmente ricche, ma non è nemmeno Bortolo Mutti, contento di subentrare in corsa e racimolare qualche punticino.Lui è semplicemente Gaetano Pecora, uno che respira calcio da un vita.Il desiderio (non troppo) proibito del nostro calcio.
Fonte: FRANCESCO VINCI
Pecora ha flirtato finora con molti club di Terza, che farebbero carte false pur di averlo.Il trainer capaccese però vuole abbracciare un progetto serio, dove lui all´occorrenza, possa fare la voce grossa senza alcun problema.
Saltata ormai anche l´ultima trattativa in ordine cronologico- quello con il Cafasso 100%- in molti si chiedono quale sarà il futuro sportivo di Gaetano.
Lo scorso anno di questi tempi, Pecora veniva accostato addirittura alla Calpazio, segno anche di una certa stima di cui gode fra gli addetti ai lavori.
Finì in verità ad allenare la juniores, dove, nonostante l´esonero, ha valorizzato molti baby del club capaccese.Era sotto gli occhi di tutti la disciplina, in campo e fuori, che i suoi ragazzi avevano assimilato dai suoi diktat.
Pecora è fatto così:non lascia nulla al caso.Anche il minimo dettaglio viene curato fino in fondo.Non si spiegherebbe altrimenti la resurrezione di un Capo di Fiume che prima del suo avvento aveva appena quattro punti, finendo sotto la sua guida a quota 29.
Gaetano non è Mourinho, nel senso che non ama solo le squadre particolarmente ricche, ma non è nemmeno Bortolo Mutti, contento di subentrare in corsa e racimolare qualche punticino.Lui è semplicemente Gaetano Pecora, uno che respira calcio da un vita.Il desiderio (non troppo) proibito del nostro calcio.
Fonte: FRANCESCO VINCI