31 Marzo 2023
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LND, messaggio a tutti gli sportivi da Papa FRANCESCO

31-08-2013 10:40 - US Agropoli 1921
"Insieme all´unanime coro di apprezzamenti per la speciale accoglienza riservata da Papa Francesco alle nazionali italiana ed argentina lo scorso 13 agosto, giungano al Santo Padre i più sentiti ringraziamenti, mio personale e quello di tutta la grande famiglia del calcio dilettantistico italiano, per aver posto l´accento sullo spirito e sui valori che sono fondamenta della nostra attività, fatta di passione e volontariato", questo il commento di Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, al termine del discorso del Sommo Pontefice enunciato durante l´udienza in Vaticano alla vigilia della sfida amichevole tra gli azzurri ed i sudamericani. "Le sue parole così cariche di significato - ha concluso Tavecchio - sono risuonate quasi impreviste, richiamando gli uomini, prima ancora che gli atleti ed i dirigenti presenti, al vero significato sociale ed educativo del fare sport, calcio
"Insieme all´unanime coro di apprezzamenti per la speciale accoglienza riservata da Papa Francesco alle nazionali italiana ed argentina lo scorso 13 agosto, giungano al Santo Padre i più sentiti ringraziamenti, mio personale e quello di tutta la grande famiglia del calcio dilettantistico italiano, per aver posto l´accento sullo spirito e sui valori che sono fondamenta della nostra attività, fatta di passione e volontariato", questo il commento di Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, al termine del discorso del Sommo Pontefice enunciato durante l´udienza in Vaticano alla vigilia della sfida amichevole tra gli azzurri ed i sudamericani. "Le sue parole così cariche di significato - ha concluso Tavecchio - sono risuonate quasi impreviste, richiamando gli uomini, prima ancora che gli atleti ed i dirigenti presenti, al vero significato sociale ed educativo del fare sport, calcio in particolare; senza nascondere l´emozione che ha contraddistinto questa visita, non ci rimane che testimoniare sempre con lo stesso entusiasmo la nostra vocazione, convinti che la LND, con le sue 15 mila associate e gli oltre 1 milione e 300 mila tesserati, rappresenti la base del calcio italiano e per questo anche il suo prezioso futuro".
Di seguito si riporta il testo integrale del discorso pronunciato da Papa Francesco durante l´udienza in Vaticano dello scorso martedì 13 agosto 2013:
Cari amici,
vi ringrazio di questa visita, in occasione della partita amichevole tra le Squadre Nazionali di calcio di Italia e Argentina. Sarà un po´ difficile per me fare il tifo, ma per fortuna è un´amichevole... e che sia veramente così, mi raccomando!
Ringrazio i dirigenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio e quelli della Federazione Argentina. Saluto gli atleti delle due Squadre Nazionali.
Voi, cari giocatori, siete molto popolari: la gente vi segue molto, non solo quando siete in campo ma anche fuori. Questa è una responsabilità sociale! Mi spiego: nel gioco, quando siete in campo, si trovano la bellezza, la gratuità e il cameratismo. Se a una partita manca questo perde forza, anche se la squadra vince. Non c´è posto per l´individualismo, ma tutto è coordinazione per la squadra. Forse queste tre cose: bellezza, gratuità, cameratismo si trovano riassunte in un termine sportivo che non si deve mai abbandonare: "dilettante". E´ vero che l´organizzazione nazionale e internazionale professionalizza lo sport, e dev´essere così, ma questa dimensione professionale non deve mai lasciare da parte la vocazione iniziale di uno sportivo o di una squadra: essere "dilettante". Uno sportivo, pur essendo professionista, quando coltiva questa dimensione di "dilettante", fa bene alla società, costruisce il bene comune a partire dai valori della gratuità, del cameratismo, della bellezza.
E questo vi porta a pensare che, prima di essere campioni, siete uomini, persone umane, con i vostri pregi e i vostri difetti, con il vostro cuore e le vostre idee, le vostre aspirazioni e i vostri problemi. E allora, anche se siete dei personaggi, rimanete sempre uomini, nello sport e nella vita. Uomini, portatori di umanità.
A voi dirigenti, vorrei dare un incoraggiamento per il vostro lavoro. Lo sport è importante, ma deve essere vero sport! Il calcio, come alcune altre discipline, è diventato un grande business! Lavorate perché non perda il carattere sportivo. Anche voi promuovete questo atteggiamento di "dilettanti" che, d´altra parte, elimina definitivamente il pericolo della discriminazione. Quando le squadre vanno per questa strada, lo stadio si arricchisce umanamente, sparisce la violenza e tornano a vedersi le famiglie sugli spalti.
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in particolare; senza nascondere l´emozione che ha contraddistinto questa visita, non ci rimane che testimoniare sempre con lo stesso entusiasmo la nostra vocazione, convinti che la LND, con le sue 15 mila associate e gli oltre 1 milione e 300 mila tesserati, rappresenti la base del calcio italiano e per questo anche il suo prezioso futuro".
Di seguito si riporta il testo integrale del discorso pronunciato da Papa Francesco durante l´udienza in Vaticano dello scorso martedì 13 agosto 2013:
Cari amici,
vi ringrazio di questa visita, in occasione della partita amichevole tra le Squadre Nazionali di calcio di Italia e Argentina. Sarà un po´ difficile per me fare il tifo, ma per fortuna è un´amichevole... e che sia veramente così, mi raccomando!
Ringrazio i dirigenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio e quelli della Federazione Argentina. Saluto gli atleti delle due Squadre Nazionali.
Voi, cari giocatori, siete molto popolari: la gente vi segue molto, non solo quando siete in campo ma anche fuori. Questa è una responsabilità sociale! Mi spiego: nel gioco, quando siete in campo, si trovano la bellezza, la gratuità e il cameratismo. Se a una partita manca questo perde forza, anche se la squadra vince. Non c´è posto per l´individualismo, ma tutto è coordinazione per la squadra. Forse queste tre cose: bellezza, gratuità, cameratismo si trovano riassunte in un termine sportivo che non si deve mai abbandonare: "dilettante". E´ vero che l´organizzazione nazionale e internazionale professionalizza lo sport, e dev´essere così, ma questa dimensione professionale non deve mai lasciare da parte la vocazione iniziale di uno sportivo o di una squadra: essere "dilettante". Uno sportivo, pur essendo professionista, quando coltiva questa dimensione di "dilettante", fa bene alla società, costruisce il bene comune a partire dai valori della gratuità, del cameratismo, della bellezza.
E questo vi porta a pensare che, prima di essere campioni, siete uomini, persone umane, con i vostri pregi e i vostri difetti, con il vostro cuore e le vostre idee, le vostre aspirazioni e i vostri problemi. E allora, anche se siete dei personaggi, rimanete sempre uomini, nello sport e nella vita. Uomini, portatori di umanità.
A voi dirigenti, vorrei dare un incoraggiamento per il vostro lavoro. Lo sport è importante, ma deve essere vero sport! Il calcio, come alcune altre discipline, è diventato un grande business! Lavorate perché non perda il carattere sportivo. Anche voi promuovete questo atteggiamento di "dilettanti" che, d´altra parte, elimina definitivamente il pericolo della discriminazione. Quando le squadre vanno per questa strada, lo stadio si arricchisce umanamente, sparisce la violenza e tornano a vedersi le famiglie sugli spalti.

Fonte: lnd Paolo Fusco

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