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PIERLUIGI CAROCCIA:"SE NON C´ERA L´OSPEDALE AD AGROPOLI SAREI MORTO"

05-06-2013 07:40 - News Generiche
PAESTUMINRETE, NON SI OCCUPA SOLO DI SPORT LOCALE, MA A VOLTE, COME IN QUESTO CASO, DA ANCHE SPAZIO A PROBLEMATICHE DI GRANDE IMPORTANZA COME QUESTA CHE CI RACCONTA IL NOSTRO PIERLUIGI CAROCCIA.
"Aperto o chiuso? E´ questa la questione che tiene in attesa migliaia di cittadini del cilento, non solo di Agropoli ma di tutti quei paesi limitrofi della sede dell´Ospedale civile di Agropoli. Oggi, 5 Giugno, l´Asl dovrà presentare una relazione sulla prevista istituzione del Psaut presso il nosocomio Cilentano e il Tar dovrà valutarla e vedere se puo´ o meno sostituire le funzioni dell´ospedale. Intanto tra la popolazione, come ogni altra cosa, c´è chi è contro alla chiusura dell´Ospedale e c´è chi è a favore. A loro viene ricordato che, come tutte le cose, esistono cose buone e cose brutte, l´Ospedale civile di Agropoli, (come dice certa gente) ha fatto anche cose brutte, ma non solo quelle. Rinfreschiamo la memoria. Nella scorsa stagione si sono verificati numerosi casi disperati lungo la strada che porta all´Ospedale, ci si ricorda in particolare l´incidente lavorativo del sottoscritto, salvato dagli stessi medici che ora rischiano di essere mandati non so dove, ma lontani dalle loro famiglie, e tanti altri incidenti ..ma tutte queste persone, dove sono andate? Semplice, nell´Ospedale più vicino all´incidente e alla loro abitazione. Prendiamo ancora in esempio il sottoscritto, mettiamo caso che l´Ospedale civile di agropoli era già chiuso, oppure non esisteva nemmeno in cartina, l´ambulanza avrebbe optato per l´Ospedale di Vallo della lucania. Il sottoscritto è arrivato all´Ospedale con il 10-20% di vita (forse anche meno), percorrendo "solo" una decina di chilometri i medici che ora vengono considerati incompetenti e altro, gli hanno salvato la vita, qualche minuto in più poteva costare cara la pelle, quei minuti che servivono per arrivare a Vallo delle lucania... morto. Morale della favola; Difendiamo tutti il nostro Ospedale, difendiamolo con le unghie e con i denti, perchè nella nostra zona è impossibile non avere una struttura sanitaria che possa salvare vite umane o tanto meno "guadagnare" quel tempo che si "spenderebbe" per arrivare ad un´altra struttura, anche più competente, ma lontana da tutto e da tutti. Domani sapremo se vivremo o moriremo".

Fonte: PIERLUIGI CAROCCIA

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