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Sanseverinese:Addio all´Eccellenza.Il sodalizio di Mercato S.Severino, per la prima volta nella storia, e´ fuori da un campionato

07-08-2012 19:16 - News Generiche
"Progetto sportivo":spesso si abusa di tal parola senza in realta´ comprenderne, fino in fondo, il significato. Ecco questa è stata la parola che ha caratterizzato la Sanseverinese negli ultimi due campionati; Prima il fantomatico progetto triennale, poi un mero progetto annuale, e dopo la mancata iscrizione....
La Sanseverinese 1928, dopo 84 anni di onorata carriera, fra i tornei regionali, con qualche apparizione anche in IV Serie, l´attuale Serie D, negli anni ´30 e nel primo dopoguerra, per la prima volta non parteciperà in nessun campionato regionale. Le motivazioni, sicuramente valide, le conosce solo la società, quello che non ci si spiega è il completo lassismo in cui la mancata iscrizione è maturata. Venerdì 27 Luglio era il termine ultimo per presentare l´iscrizione e versare la dovuta somma, ma ciò non è stato fatto, la Lega Campania decide, quindi, di concedere loro una ulteriore proproga sino a lunedi 30, ulteriormente slittata poi alle ore 18.00 di martedi 31 Luglio. La notizia della mancata iscrizione diviene pubblica, il candiato a tecnico della squadra De Feo, viene a conoscenza di ciò, a mezzogiorno circa di sabato 28 Luglio, e conseguentemente i calciatori. Quello che non si spiega è perchè nei quattro giorni intercorsi tra venerdi 27 Luglio e martedi 31 Luglio, nessuno della Sanseverinese abbia contattato qualcuno interessato a rilevare il sodalizio biancoblu. Anche in un momento di crisi come questo che stà vivendo l´Italia intera, non crediamo che non vi sia a Mercato S.Severino, qualcuno in grado di prendere in mano le redini della società, si poteva contattare qualche precendete proprietario, o qualche altro sodalizio calcistico presente sul territorio o in ultima istanza consegnare il titolo nelle mani del Sindaco. Ma assolutamente non poteva finire tutto in questo modo, visto anche la ribalta mediatica che compete all´Eccellenza, che è il massimo torneo regionale, un gradino sotto alla Serie D. E´ forse proprio l´Eccellenza da annoverare fra le cause di questa clamorosa debacle? Partiamo da lontano, un po di storia calcistica, la storica Vis Sanseverinese, sul finire degli anni ´70 vince il torneo di Promozione, all´epoca il torneo di Eccellenza non esisteva essendo stato creato solo nel 1990, e vende il titolo di Serie D all´Irpinia di Antonio Sibilia, che negli anni successivi diventerà presidente dell´Avellino Calcio in serie A. La Sanseverinese viene rifondata con il nome "Nuova Sanseverinese", nome che porterà sino a 2 stagioni or sono, arrabattandosi fra la Promozione e la Prima Categoria, vincendo quest´ultima nel 1991, e cercando e sfiorando spesso l´approdo in Eccellenza senza mai riuscirci, vuoi per meriti altrui, vuoi per demeriti e sfortune proprie, esempio lampante il torneo vinto dal Baronissi a suon di carte bollate. Ma la gente e i tifosi di Mercato S.Severino non hanno mai abbandonato il sodalizio biancoblù. Poi nel 2010 arriva l´Eccellenza, non conquistata sul campo, ma comprando il titolo dell´Atletico Nocera, con una ingente spesa economica da parte della società, in realta´ però, la promozione a tavolino non ha mai fatto breccia nel cuore della gente di Mercato San Severino, che si è sempre più disaffezionata alla squadra. Una precisazione in merito è d´obbligo, il titolo di Promozione della Sanseverinese, fu ceduto al Due Principati di Baronissi, che nella stagione successiva, fu ripescata in Eccellenza, anche grazie ai piazzamenti della ex Sanseverinese, cui faceva riferimento come numero di matricola la società, pagando solo l´iscrizione al campionato. L´approdo in Eccellenza della Sanseverinese comporta l´arrivo di un tecnico di caratura, Francesco Tudisco, e su di lui si crea un progetto triennale, sulla base dell´approdo in serie D, nell´arco di queste 3 stagioni, senza l´attesa dei risultati, ma la pressione del torneo e la difficoltà dello stesso, fanno chiudere a riccio la società, poche le notizie che trapelano, nuovi arrivi e cessioni si fanno tenendo, o cercando di tenere, tutto nell´ombra, pochissime le dichiarazioni da parte di calciatori o da qualsiasi altro tesserato, creando una tensione che nelle ultime giornate fa crollare fisicamente e forse psicologicamente la squadra, arrivando al quinto posto in classifica, ma mancando clamorosamente i play-off tanto ambiti. Per la stagione successiva ci si aspettava la riconferma del trainer ex-Salernitana, ma clamorosamente viene preferito Rosario Cerminara, tecnico di belle speranze, ma che ancora deve dimostrare tutto il suo valore, le notizie come sempre sono passate col contagocce, nel contempo Tudisco vince il campionato alla guida dell´Agropoli, mentre la Sanseverinese, dopo avere cambiato molti giocatori, con alcuni nuovi arrivi clamorosi vedi Nassim Medil, ex Salernitana e Cosenza, e indicando nel progetto di inizio stagione, come obbiettivo minimo di eguagliare almeno il campionato precedente, conclude al 7° posto. Di fatto, negli ultimi due anni, la Sanseverinese non ha avuto un progetto, una bozza di piano organizzativo e strutturale idoneo a poter tutelare la storia del glorioso sodalizio bianco-blu. Esempio lampante, lo smantellamento totale del settore giovanile, due stagioni fa, oltre 150 erano i ragazzi iscritti nelle giovanili biancoblu, ma con l´arrivo dell´Eccellenza, invece di tutelare questo fertile vivaio, lo si smantella completamente, e si crea una juniores fatta con ragazzi provenieti da fuori provincia, la maggior parte irpini, e la stessa identica cosa si ripete nella stagione successiva, quella appena trascorsa, non vi è un solo calciatore di Mercato S.Severino, nessuno del nostro comune o comprensorio è stato valorizzato o in qualche modo inserito nel contesto "Sanseverinese", sembra incredibile che in una cittadina di circa 25mila abitanti, con numerose squadre calcistiche e ancor più scuole calcio, non vi sia un solo calciatore in grado di indossare la maglietta della Sanseverinese. Ma tant´è, in queste due stagioni le frasi e le parole si sono sprecate, molto spesso dette a vanvera, "Progetto", "La gente di S.Severino non capisce niente", "La gente di S.Severino non merita niente", "Noi non teniamo un tecnico, noi teniamo IL tecnico", "Giornalaio", "Il Van Gaal della Valle Dell´Irno", "La Sanseverinese è un bene della collettività", "I presidenti e le società passano, la squadra resta", " S.Severino è una tribù", "A S.Severino il calcio si fa sui marciapiedi e davanti ai bar", "Il pallone è un´altra cosa", ecc. L´Eccellenza non conquistata sul campo, ma semplicemente acquistata, in realta´ non ha fatto breccia nel cuore della gente di Mercato San Severino, tutt´altro, la breccia di Porta Pia si e´ estesa a vista d´occhio alla voce "bilanci" in cui e´ imperversato il segno negativo. Tra acquisti onerosi, continui cambi della rosa dei calciatori, la Sanseverinese, dovrebbe interrogarsi sul flop economico e non solo, registrato in soli due anni di gestione. Per fare un passo in avanti, la Sanseverinese ne ha compiuti ben quattro indietro, dilapidando, dissipando un patrimonio economico ma soprattutto di passione ingente, un tempo a Mercato San Severino c´erano ragazzi cresciuti e svezzati in loco, non forestieri, in grado di far bene e di dare tutto per la maglia, qualsiasi fosse la categoria in cui si giocava, un tempo, c´era chi per seguire la Sanseverinese, il sabato pomeriggio, magari si alzava prima da tavola, o mangiava un panino per non mancare all´appuntamento con la squadra della propria citta´, nelle gare casalinghe così come in trasferta, sollecitato dall´attaccamento a quei ragazzi che in campo davano l´anima per la maglia. E se e´ pur vero che "nemo profeta in patria", la politica dei giovani sanseverinesi aveva dato i suoi frutti, magari non si vinceva il campionato, si disputava il torneo che si meritava, per livello tecnico ed economico, ma l´attenzione e la passione per la squadra era ai massimi livelli. Sarebbe stato opportuno non fare il passo piu´ lungo della gamba, non chiudersi a riccio, costituendo una realta´presente sul territorio ma al contempo lontana anni luce dallo stesso, dando vita ad un corpo amorfo ed a se´ stante. Quanto vale davvero un torneo di Eccellenza concluso con scarsi risultati ed un dispendio eccessivo di risorse economiche che cozzano con l´assoluta assenza di pubblico sugli spalti? Ed ora? Beh, la Sanseverinese, che mai era stata esclusa di questi tempi da una competizione sportiva, non esiste più, al tifoso e all´appassionato, non resta che chiedersi il perchè, sperando che forse una risposta gli venga data. Il ramarrico più grande è che se si poteva fare qualcosa in questi ultimi giorni, ciò non è stato fatto, nessun tentativo, ed è questa la cosa più grave, lasciare finire, morire una società, una squadra, un nome e una storia di 84 anni, è una colpa imperdonabile.

Fonte: vocesport

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